Vietri, ieri e oggi

Dare vita a questo sito, è la personale realizzazione di un sogno che mi emoziona, così come ogni volta che osservo gli smalti di Andrea D'arienzo, sfioro i colori di Guido Gambone, ascolto il crepitio di una ceramica appena lavata e pulita di Giosuè Procida o mi incanto, come un bambino, dinanzi alla grazia di una figura disegnata da Irene Kowaliska.
Mi emoziona come quando sin da piccolo, racimolavo dai miei, una diecimila lire, per acquistare, da Gaetano Pisapia un piccolo vasetto, in grès e con le sfumature in manganese o in verde ramina di Bruno Gambone.

Da un secolo, gli smalti, i colori, i vasi zoomorfi, i piatti, le brocche, i velieri, le processioni e le plastiche forgiate a mano, con pazienza, passione e arte, sono le costellazioni di questo piccolo paesino che apre le porte della Costiera Amalfitana, singole stelle a testimonianza di geniali artigiani, gioielli, oggi ben custoditi in splendide vetrine che raccontano di quelle mani, strumenti adattati ai torni delle faenzere e testimonianze quotidiane della fatica, del sudore, delle difficoltà di questi semplici uomini, divenuti grandi artisti.

In questi oggetti c'è il sole, c'è il mito, c'è la brezza marina, ci sono le leggende perse nel tempo, narrate e, ancor'oggi, raccontate da chi le ha udite, da chi ha vissuto, conosciuto e frequentato i "grandi maestri" da Dolker a Giovannino, in questi preziosi ci sono le voci del passato, ma oggi, anche le voci del futuro, unite da una continuità artistica che salda la memoria antica, ancorandola a quella futura, grazie al lavoro, alla fatica, alle opere dei "nuovi maestri" di oggi, la cui amicizia e il sincero legame di stima, è per me, motivo di grande gioia.

Artisti attuali abituati anch'essi a plasmare, a decorare, a torniare, a dipingere con quell'unica capacità artistica che proviene, geneticamente, dall'eredità dei "grandi maestri" di questa terra e che rappresentano la storia che si sta scrivendo oggi e che si racconterà domani, come memoria futura di questo paese, di questo popolo, come le nuove stelle di una storia ereditata.

 

P.S.

La proposta di raccontare la storia ancora in itinere della ceramica vietrese, conservata nelle tante fonti e archivi privati e pubblici, disseminati su tutto il territorio, oltre a poter essere di ausilio per la continua ricerca, è finalizzata alla conservazione della sua identità.

Ciò, come avrà modo di verificare il visitatore di questo sito, viene proposto non solo tramite la lettura di documenti, fonti autorevoli della memoria storica, ma anche tramite gli studi, le ricerche, le recensioni, i libri, le pubblicazioni e le opere collezionate che si appartengono ai veri professionisti della materia.

I nomi di questi studiosi e collezionisti, saranno, di volta in volta, legittimamente riportati in calce a quanto sarà possibile leggere e/o vedere, in doveroso omaggio a chi, con il proprio, seppur involontario, professionale contributo di storie e nozioni, dà consistenza a questo piccolo progetto, garantendo e sostenendo la memoria storica di Vietri sul Mare, affinché chiunque possa conoscere la storia di "ieri", per poter "oggi" guardare avanti.

 

Luigi Cacciatore