Il ceramista Giovanni (detto Giovannino) Falcone è attivo dalla seconda metà degli anni Venti presso la manifattura ceramica vietrese "I.C.S."" di proprietà dell'imprenditore tedesco Max Melamerson.
Negli anni successivi al secondo conflitto mondiale Giovannino Falcone si trasferisce prima presso la fabbrica vietrese "Avallone"
e dopo presso la faenzera "I.C.A.M.", di proprietà di "Vincenzo Pinto" e dei figli Raffele e Giovanni, sempre a Vietri sul Mare.