Pittrice e ceramista Anna Elisabeth Amalie Oppel, detta Lisel, nasce a Bremen in Germania da famiglia russa, il 14 ottobre del 1897, ultima di sei fratelli. Suo padre Alwin Guido Oppel era un professore di economia.

Frequenta dal 1914 la Scuola di Stato di Arti Applicate di Brema, dove studia pittura dei paesaggi da Ernst Müller-Scheessel.

Nel 1917 prosegue i suoi studi presso l'Accademia di Belle Arti a Monaco di Baviera.

Nel 1919 si trasferisce a Worpswede, cittadina a pochi chilometri da Brema, nella bassa Sassonia, all'epoca residenza di numerosi artisti.

Terminati gli studi artistici, poiché comprende di non poter vivere di sola pittura, inizia a viaggiare e dopo un soggiorno in Sud Africa si trasferisce in Italia, sulla costiera Amalfitana, dove esercita la sua attività di pittrice e ceramista dapprima a Positano, dal 1927 al 1930, e poi a Vietri sul Mare dove lavora, come pittrice di ceramiche, a partire dal 1931 e fino a tutto il 1932, presso la manifattura "I.C.S."(Industria Ceramica Salernitana), di proprietà dell'industriale tedesco Max Melamerson, fino all'inizio della guerra, realizzando, anche, dipinti ad olio e acquerelli. Tale attività le consenirà di assicurarsi il necessario sostentamento, non essendo sposata.
Dal 1932 al 1935 vive a Positano e ad Ischia, dove conosce Kurt Craemer, Karli Sohn-Rethel, Irene Kowaliska e Armin T. Wegner. Nel 1932, sempre ad Ischia, la Oppel mette al mondo il figlio Claudio, che cresce da sola senza la presenza del legittimo padre. Nel 1935 lascia l'Italia per tornarvi, con residenza in Calabria, alla fine del 1936, per circa un anno.
Nel 1937 torna di nuovo in Germania dove apre uno studio d'arte prima a Brema e poi in Baviera, come disegnatrice tecnica.
Nel dopoguerra, rifiuta l'ingresso nella Camera dell'Arte Tedesca e decide di far rientro a Positano dove, interrotti da lunghi viaggi in Svizzera, Spagna (in particolare a Siviglia), Africa ed Egitto, trascorre i suoi anni e dove rimane fino a poco prima della sua morte avvenuta a
Worpswede l'11 luglio del 1960.
Lisel Oppel è stata, ripetutamente, coinvolta in mostre collettive e personali. Per il suo lavoro, caratterizzato da grande semplicità, fatto di ritratti e di raffigurazioni di persone intente al lavoro, di momenti rappresentativi di feste, oltre che di paesaggi, per il suo stile, espresso
con vivacità ed effetto delle solarità e dei colori del Sud, è considerata tra i maggiori esponenti del periodo tedesco della ceramica vietrese.
Oggi una grande parte della produzione di Lisel Oppel è visitabile presso la Fondazione
Barkenhoff, in Worpswede.